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Cannabinoidi: scopriamoli!
I cannabinoidi sono un insieme di diversi composti chimici, che si legano a speciali recettori nel corpo umano: questi recettori costituiscono ciò che viene chiamato sistema endocannabinoide.
Sono stati identificati oltre 100 fitocannabinoidi nella pianta di cannabis, e per molti di questi è stata provata una valenza terapeutica.
Cannabidiolo (CBD)
Il CBD è il secondo cannabinoide più comune nella cannabis e costituisce in genere dallo 0,1 al 12% del contenuto di tutti i cannabinoidi nella pianta. La cannabis ricca di CBD (4% o più) fornisce benefici terapeutici potenti senza l’effetto psicoattivo dato dalle varietà con alti tenori di THC.
Il CBD agisce come un forte ansiolitico (riduce l’ansia), è un anti convulsivante, un antiemetico (riduce la nausea), ha azione antinfiammatoria ed è inoltre un ottimo antiossidante. Proprio questi ultimi due aspetti, congiuntamente alle proprietà neuro-protettive che il CBD possiede, rendono il cannabidilo utile nel trattamento dell’Alzheimer, del morbo di Parkinson e di tutte le malattie neuro degenerative.
Il CBD aiuta anche a regolare la pressione sanguigna ed è cito tossico per il cancro al seno ed altri tipi di cellule tumorali, mentre protegge le cellule sane.

Tetroidrocannabinolo (THC)
Il THC (Delta-9-tetraidrocannabinolo il suo nome completo) è il principio attivo responsabile delle proprietà psicoattive della cannabis, nonché di molte delle sue proprietà terapeutiche. Gli effetti del Thc risultano dal suo legame con i recettori cannabinoidi che si trovano nel sistema nervoso centrale e nel sistema immunitario.
Attualmente, la legislazione italiana, il THC è ancora considerato sostanza stupefacente oltre la soglia dello 0,5% nonostante già da anni sia possibile, per le persone affette da alcune patologie definite dal Ministero della Salute, acquistare farmaci con percentuali di principio attivo ben più alte da quelle previste dalla legge vigente.
